Sono sempre stato affascinato dai grandi centri "brico" e dalle ferramenta all'interno dei quali si puo' trovare la soluzione a (quasi) tutti i problemi dello scibile umano. Attrezzi dei quali non si potrebbe nemmeno immaginare l'esistenza sono lì, in mostra, a dimostrare l'intelligenza umana nel rendersi meno difficile la vita e, talvolta, divertirsi.
In questi grandi magazzini, ultimamente sto entrando spesso, perché è arrivato, finalmente, il momento di dedicarsi alla manutenzione di porte, stipiti, sostegni in legno per i lavabi. E, così, si fa incetta di rotoli di carta vetrata, sverniciatore, spatole, pennelli e tutto quanto possa ridare vita al legno.
La nostra settimana di vacanza, per decisione comune, è stata dedicata a questi lavori, dato che il cantiere era fermo. Si è scelto un angolino della proprietà nel quale si poteva lavorare all'ombra ed al riparo dal vento e dalla polvere e si è cercato di organizzare l'impresa al meglio: Chiara ha sverniciato le future porte interne della casa e ha, finalmente, potuto utilizzare per ore la levigatrice orbitale che aveva ricevuto in dono lo scorso Natale; io ho cercato di "salvare" alcuni elementi in legno, iniettando antitarme in profondità e, poi, insieme, abbiamo nutrito le nostre "creature" con l'impregnante.
E' stato bello.
E' il lavoro manuale che solleva dai pensieri della quotidianità di un lavoro sempre stressante. E' la necessità di aspettare che questo tipo di lavoro ci obbliga a rispettare. E' vedere piccoli risultati che ci danno speranza e indicazioni di una direzione che potrebbe essere quella giusta.
© Stefano
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Step 1 - sverniciatore! |
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La pellicola si raggrinza! |
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Ora si raschia via con spatola e lana d'acciaio | |
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Step 2 - materiale anti-tarlo |
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Operazione antitarlo: Stefano all'opera! |
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Step 3: si leviga! Chiara e la sua levigatrice orbitale |
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Le porte a metà del lavoro... |
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