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lunedì 18 maggio 2020

Domani è già qui!





Ringrazio Alessio Tedaldi di aver coinvolto me e Stefano in questo progetto.
Bellissimo e vero. Senza retorica.

Me lo ricordo il giorno in cui abbiamo registrato la nostra parte.
Ho messo persino il vestito buono, dopo giorni di apatia mista a preoccupazione.
Sono felice e un po' anche fiera di aver contribuito,
non solo con la voce, ma anche con parte delle modifiche al testo originale.
Io mi sento proprio ormai una di voi, gente di Appennino. Tra Valtaro e Valceno.

Guardate che immagini splendide.
Venite a visitare i nostri luoghi. Ve ne innamorerete. Bravissimi a tutti. Soprattutto a chi si è smazzato l'enorme lavoro di montaggio.
Dedico questa canzone a tutti coloro, che come me, credono fermamente che ci sia un Domani.

martedì 12 maggio 2020

Mai perdere di vista la progettualità

Qualche settimana fa, in preda alla più nera disperazione, affranta dalla situazione di stallo e di incertezza che tutti stiamo vivendo, un'amica mi ha dato un consiglio: "vivi l'oggi e non pensare al domani... questo è importante".

No, non fa per me. La mia quotidianità è fatta di progettualità. Senza l'idea di un fine, uno scopo di lasciare un piccolo segno, per me stessa e gli altri, di terminare la giornata con quella soddisfazione di "aver fatto qualcosa"... beh, io mi sento persa!

Non è una critica alla mia amica, anzi! Per fortuna il mondo è vario.
Fossimo tutti super attivi come me, sarebbe un disastro!
Ecco quindi che in questi mesi di chiusura forzata e di impossibilità lavorativa, il mio sguardo si è concentrato sulla piccola cappella votiva -una Mistà- che insiste sulla nostra proprietà proprio all'ingresso del lungo viale che conduce al nostro amato mulino.

Il povero Stefano, che sa bene che quotidianamente si deve sorbire una delle mie fantastiche idee, ovviamente è stato il mio super braccio destro in questa avventura, cuccandosi, tra le altre cose, il lavoro più duro, vale a dire la pulizia del sentiero disboscando, portando via tonnellate di legna e decespugliando! Giuro che anche io ho fatto la mia parte e non ho solo fatto fotografie!

Abbiamo fatto un po' di pulizia da immondizia nel bosco e inoltre abbiamo aggiunto due balaustre in legno in segno di apertura e chiusura del sentiero.

Work in progress ancora con rami e foglie

Pulizia del bosco

Si caricano ancora tronchi e rami

Santo Pick-up!

Si piccona per inserire nel terreno la staccionata

Vai di trapano

Infine si impregna!

Ecco l'ingresso al sentiero tutto ripulito!

Se non ricordo male, 3 anni fa, avevamo già ripulito un po', ma i danni del gelicidio avevano comportato la caduta di molti alberi e tra rami e ramaglie la vegetazione era cresciuta e si era fatta decisamente fitta in alcuni punti.

Il lavoro tosto è stata poi la pulizia della cappellina in sé, muffa, sporca e molto scrostata. All'esterno abbiamo eliminato rami e piante cresciute sul tetto a piode, rastrellato via mucchi di foglie secche che contribuivano a creare umidità e conseguente muffa.


Pulizie all'esterno


Abbiamo rimosso tutta la pittura e l'intonaco sfogliato e stuccato per chiudere le lacune, nonché riportato alla luce una trabeazione in legno e ridipinto il cancelletto con smalto bianco.

La situazione disastrosa al suo interno

Gratta tu...

Che gratto anche io...


Stefano al lavoro con maschera professionale!

E ancora...eliminato fiori finti impolverati, ridipinto, aperte e restaurate vecchie cornici, sostituito cartoncini; sistemato una panchettina con chiodi e martello, e dato l'impregnante. Sistemato la statuetta della Madonnina che presentava una rottura in prossimità della testa e lo sfogliamento di tutta la pittura.

Sporcizia e muffa nei sacri cuori


Si elimina lo strato di colore sollevato


Si ridipinge!
Si ridipinge il cancelletto

Si elimina una brutta doratura dal marmo di Carrara
Acquaragia per eliminare brutte dorature!

L'esterno prima dei lavori
L'esterno prima del restauro

Si sistema la panchetta
Si sistema la panca...



Prima

Prima

Prima

Durante

Dopo...

Dopo...

Durante...

Al via con la pittura!

Dopo la stuccatura e la ridipintura

Finalmente una bella pulita!

Fioriere e fiori all'esterno


Infine, raccolto belle margherite e posizionato candele per il giorno dell'inaugurazione.

Questo è avvenuto venerdì 8 maggio, in occasione della Madonna del Rosario di Pompei.
E' stato per me emozionante. Questo "restauro" mi ha aiutata in momenti veramente difficili. E' diventato il mio rifugio anche quando in notte piena non dormivo e cercavo ossigeno.

La sera sono tornata a visitarla; tutti i lumini che avevamo acceso la illuminavano di un colore caldo e rassicurante.
Ora la cappellina è tornata ad essere di tutti!

La suggestione delle luci


domenica 22 dicembre 2019

Passeggiata a km 0!

Sono stati mesi impegnativi sotto svariati punti di vista; durante il periodo pre-natalizio però, ci siamo concessi qualche giornata libera dai nostri impegni professionali e, complice il bel tempo, abbiamo sgranchito le gambe percorrendo un piacevole e inaspettato itinerario nella natura.

Abbiamo deciso di metterlo "nero su bianco", nella speranza che i nostri graditi ospiti possano ripercorrerlo e goderne la bellezza.

Dal retro della nostra abitazione/ex-mulino si sale lungo un antico sentiero, che abbiamo recentemente ripristinato, fino a giungere alla strada asfaltata SP 66 che da Bardi porta a Compiano.
Da qui, in direzione centro paese (salendo verso destra), si compiono poche decine di metri fino a giungere in prossimità di quella che fu l'abitazione, ormai dismessa, di Gino "ul Furnasein", allora proprietario del mulino stesso. 
Da qui, svoltando a sinistra dopo un piccolo cipresso, si inizia a salire all'ombra di rigogliose aghifoglie, fino ad arrivare su un piccolo promontorio con vista verso la centrale idroelettrica e il torrente Toncina. Con grande sorpresa quest'area boschiva è ricca di profumatissime piante di ginepro. Continuando a salire, mantenendo la destra, si hanno ampie vedute sul corso del Ceno e dell'ansa dei Graniti, fino ad arrivare a una vasta area di prati. 

Da qui la vista spazia lungo la Valceno in direzione dell'abitato di Varsi e culmina su due punti focali: il Pizzo d'Oca e la Fortezza di Bardi.

In questa zona vi suggeriamo di sostare per qualche minuto per respirare a pieni polmoni l'aria salubre di montagna e di non dimenticare la macchina fotografica per immortale un paesaggio incontaminato.

La passeggiata prosegue costeggiando la vecchia recinzione della casa di Gino, addentrandosi nuovamente in una porzione boschiva, sino a re-incontrare la lingua di asfalto e ridiscendere, in maniera circolare, verso il b&b.

Questa facile e breve "sgambettata" potrà anticipare il vostro momento di relax immersi nella nostra tinozza-idromassaggio per riavvicinarvi alla natura, facendo un po' di sana attività fisica!

© Stefano


L'imbocco del sentiero "ripristinato"

"Occhio al cipresso" accanto alla catena

Ci si addentra nel bosco

Stimolazione dei sensi


Il corso del Ceno verso l'ansa dei Graniti
Il sentiero dei ginepri

Bacche di ginepro

Resti di muretti a secco
Il Pizzo d'Oca e il corso del Ceno

A sinistra l'abitato di Bardi e la sua fortezza

Autoscatto con il sorriso!



mercoledì 6 novembre 2019

Dal mulino ai tortelli

Ma è tantissimo che non "fissiamo nero su bianco" le nostre avventure in terra emiliana! Dobbiamo porre immediatamente rimedio! E lo facciamo toccando un argomento che ci sta particolarmente a cuore: da qualche mese "il pozzo e la macina" non è soltanto il nome del nostro bed & breakfast, ma anche dell'azienda agricola che abbiamo creato! Eh sì, avrei dovuto immaginarlo 30 e passa anni fa, quando avevo creato il mio piccolo orto che lavoravo con la zappetta dietro a casa, che prima o poi sarei tornata alla terra! Sono veramente all'inizio, ma quest'anno pomodori, zucchine, melanzane e peperoni ci hanno dato grande soddisfazione, per non parlare delle erbe aromatiche.

Ma di questo vi scriverò un'altra volta. Ora voglio raccontarvi dello scorso 24 ottobre, quando con i nostri amici Ylenia e Gabriele (insieme i magnifici 4!) ci siamo recati a Canevari, nel comune di Farini, per far macinare il grano! Eh sì, perché i nostri amati amici gestiscono a loro volta l'Azienda Agricola Cà Marchesini e tra le tante bontà che producono e i settecento lavori che svolgono, c'è anche quello della semina e della raccolta del grano. Due acquirenti di un ex mulino ad acqua, quali siamo io e Ste, non potevano certo mancare questo appuntamento! Ad accoglierci calorosamente in questa piccola frazione a quasi 1000 metri di altitudine... Giuseppe Provini, detto il Giuspei (spero di averlo scritto giusto!).

92 anni suonati e non sentirli! L'anziano, dagli occhi vispi e sorridenti che ci hanno ricordato la nostra povera nonna Duilia da poco scomparsa, svolge da ottanta anni questa professione, portata avanti di generazione in generazione, da oltre cento anni.

Mentre un macchinario di estremo fascino "burattava il frumento" (cioè "setacciava" la materia, eliminando lo scarto), io, Ste e Gabry ci siamo recati alle spalle dell'attuale mulino ad acqua per ammirare un piccolo fabbricato in pietra, ormai dismesso e fatiscente, che era l'originario mulino. Qui una grande vasca raccoglie l'acqua della roggia e permette, anche in periodi di siccità, di muovere la grande ruota. Quando questa si è messa in funzione è stata un'emozione che ho già provato svariate volte al Museo Salvini di Cocquio Trevisago (VA), dove ho condotto per anni gruppi turistici.

Macinata la farina ed estratta anche la crusca, siamo stati invitati nella casa del "mugnaio". Di questo momento non ho alcuna fotografia, ma nella mia mente rimarrà sempre impressa la semplice e sincera calorosità di Giuseppe e di sua moglie. Una bottiglia di vino degustata insieme e il regalo più grande: una sua suonata di fisarmonica!

Vorrei tanto, dal prossimo autunno, avere anche io la mia farina per preparare i dolci del b&b. Per ora "mi accontento... ed è un gran bell'accontentarsi" di quella di Ylenia e Gabry!
Infatti, con il prodotto lavorato, la mia "teacher" mi ha insegnato l'arte della "sfoglina"! 
Un bellissimo pomeriggio a preparare tortelli alla zucca e tagliatelle!

Ho tanto da imparare, ma l'entusiasmo ad apprendere mestieri e manualità nuove non mi manca! Questo è il motivo per cui ho "ribaltato" la mia vita 3 anni fa e non voglio dimenticarlo!




© Chiara


Giuseppe al lavoro a "burattare"

Un sistema di cinghie e pulegge centenario

Premiata Fabbrica Ballarini


All'interno del mulino le macine!

La ruota viene azionata dall'acqua

Farina!

Mani da lavoratore



L'antico mulino e la vasca di approvvigionamento idrico

L'impasto è pronto!

Ora si prepara il ripieno!

I gesti di una volta

La mia seconda esperienza di tortelli fatti in casa

Alla ricerca della perfetta "imperfezione"

Sono le tagliatelle di nonna Pina...

Nonna papera elettrica!