giovedì 27 ottobre 2016

Casa è sempre più casa

Col cavolo che abbiamo sbagliato il colore delle pareti. Hanno sbagliato di sicuro a vendercelo! Domani andremo e li costringeremo ad ammettere l’errore.

E così, il giorno dopo, abbiamo constatato che, invece, l’errore è stato nostro... 
Abbiamo acquistato una vernice “rosata” che, una volta stesa sulle pareti e colpita da luce diretta faceva molto effetto “Casa di Barbie”. 
Rimboccate le maniche, abbiamo investito altre giornate infrasettimanali di questa fine d’ottobre per ri-dipingere tutte le pareti, finalmente del colore che desideravamo.
Il risultato è davvero più che soddisfacente e la tinta neutra, ma calda, si sposa benissimo con quello dei pavimenti, dei muri lasciati in sasso e dei soffitti in legno. Proprio un bel lavoro!
Una visione d’insieme che comincia a darmi l’idea di come dovranno essere i locali a lavori ultimati: accoglienti, rilassanti, emozionanti. Purtroppo ci sono ancora tanti spazi occupati dai materiali dell’impresa, dagli scatoloni degli altri lavoratori e da cose nostre abbandonate un po’ dappertutto, pertanto possiamo solo immaginare gli spazi a nostra disposizione.
Ma è tutto bello comunque. E’ tutto sempre più come lo vogliamo noi.

© Stefano
 
Parete effetto "rosato" prima della cura riparatrice!



lunedì 24 ottobre 2016

Week-end infiniti

Ci sono momenti in cui l'entusiasmo cede il passo alla stanchezza, all'irrequietezza, alla preoccupazione e all'insoddisfazione. Il mese di ottobre è stato difficilissimo. Le cause? Il ritardo di qualche lavoro, le porte dimenticate, alcune incomprensioni e talvolta errori. Gli andi-rivieni per antitarlo, impregnante, fissativo e pittura sono il nostro appuntamento del fine settimana. Ultimamante anche il meteo non è dalla nostra parte e lavorare sotto la pioggia ha procurato prima a Stefano e poi a me un bel raffreddore.

Si procede con i pavimenti e soprattutto con l'elettricità. Questa è la novità che "fa più casa".
Lo scorso week end ho portato giù la mia amata edera e l'ho inserita nella nicchia. Una parte di me è ora a Bardi. Una pianta che ha resistito all'incendio della mia ex abitazione. Un simbolo per me. Io sono quell'edera. Non demorso. Mi adatto. Sopravvivo. Ma ora vorrei tanto e solo vivere...

Oggi sono un po' giù per via della tinta che non mi fa impazzire scelta per le pareti... Vedremo come risolvere la questione. Ne verremo fuori...

© Chiara





lunedì 3 ottobre 2016

Mercante in fiera... che emozione!

Tra un lavoro manuale e l'altro, sebbene ci siamo "stoppati" con gli acquisti di mobilio, ogni tanto girovaghiamo per mercatini dell'usato e fiere dell'antiquariato. Ci siamo appassionati a questo strambo settore merceologico e acquistare un mese fa il "gancio in ferro anti-intrusione" a Borgotaro ci ha soddisfatti alquanto, così come i due comodini per il b&b al mercatino stile brocante di Cassano Valcuvia (VA). Insomma, ormai ci riteniamo due esperti con occhio clinico!

Ecco quindi che, complice un week-end di quasi relax tra Montegrotto e Padova, decidiamo -visto che di km non ne maciniamo neanche molti- di puntare la mitica C1 in direzione Parma. 
Questo week-end si è inaugurata la celebre manifestazione "mercante in fiera", edizione autunnale. La vogliamo visitare!

I padiglioni sono giganteschi e costipati di oggetti che vanno dall'opera d'arte, all'oggetto di design, dal modernariato al vintage anni '70, passando attraverso il neo rural. Ce n'è per tutti i gusti. 
Horror vacui allo stato puro!

Io e Ste prendiamo "appunti visivi" di ogni sorta, visitando gli stand che ci attraggano maggiormente e seguendo i nomi di ditte che abbiamo conosciuto, nei mesi addietro, sfogliando pagine a pagine de "il mio casale", "casa antica" etc...

Un po' delusa dal dover lasciare la fiera senza acquisto alcuno, passo di fronte ad uno stand che vende principalmente vestiti e accessori. Il mio sguardo si posa su una cappelleria da treno in metallo un po' arrugginito. Mi blocco.

"Ste, secondo te sarà in vendita quella?"
"Perché?"
"Sarebbe perfetta nella camera "ferro", Invece di un anonimo armadio/appendiabiti, quella darebbe un tocco démodé legato al concetto del viaggio... è perfetta! La voglio."

Indovinate come è andata a finire?!

© Chiara