sabato 3 ottobre 2015

Questione di "calore"


Io e Stefano abbiamo iniziato presto a "fantasticare" sull'aspetto interno della nostra prossima casa ex-mulino, nonchè bed and breakfast. E tra i primi progetti messi nero su bianco da Emanuele si inizia a ragionare proprio su quelle che saranno le camere riservate ai nostri futuri e certo - numerosissimi (!) - ospiti.
Un argomento che emerge da subito è la questione riscaldamento. Da buona "esteta" non voglio rovinare la bellezza dei miei tanto agognati muri in sasso con "freddi caloriferi" (perdonate l'ossimoro), tantomeno vogliamo lasciare stufa o camino in balia dei nostri clienti, per questioni di sicurezza. Inizialmente pensiamo che la soluzione riscaldamento a pavimento possa essere la migliore..., ma il nostro buon architetto -un Virgilio nella selva dantesca- ci pone di fronte alcune argomentazioni che ci fanno vacillare. Decidiamo quindi che è bene sentire un termotecnico.
E' così che arriviamo all'appuntamento di oggi.

Sebbene "donna e bionda" cerco di riassumere in poche righe ciò che ho compreso:

- il riscaldamento a pavimento diffonde il calore per irraggiamento e arriva a dare circa 20° nell'ambiente in maniera omogenea. 
Vantaggi: si ottengono due tipi di risparmio, quello energetico (la temperatura raggiunta dalla caldaia è al massimo di 40° contro la tradizionale che arriva a 70°) e quello economico. Il riscaldamento deve rimanere però costantemente acceso, poichè accendendo e spegnendo si consumerebbe di più. 
Infine i piedi sono "al caldo", cosa che adoro, pensando alla mia futura "mise" in caftano bianco e sembianze pre-raffaelite.
Svantaggi: costi elevati, lentezza nel raggiungimento della temperatura ideale (e come faccio se un ospite mi chiama all'ultimo?!). Infine il  termotecnico ci dice che oltre forse a non esserci spazio in alcune stanze poichè la soletta è bassa, avendo la casa in 5 piani avremmo bisogno di un puffer ad ogni livello (e ciò aumenterebbe i costi). Infine pensiamo... Ma non è bello talvolta appoggiare "il deretano" al calorifero bello caldo, come ci disse qualche giorno fa il buon Mazzadi?

Proseguiamo a parlare di stufe, pellet, camini, convettori, bombole GPL e io mi "perdo" un po'. Una cosa è certa. Il metano a Bardi, in località Carpana, dovremmo farlo arrivare, perchè ora non c'è. E quella sarebbe una bella spesa, oltre ad un legame che forse non vogliamo.
Una cosa per volta allora. Prima di tutto aspettiamo il computo relativo al calore che dobbiamo produrre sia nella nostra abitazione, sia nelle camere del B&B. Intanto ci facciamo un'idea sui vari stubotti, stufe e camini... Perchè di certo nel living alias sala colazioni non potrà mancare il calore del fuoco. Contemporaneamente ci cimentiamo nella ricerca di radiatori-caloriferi-termosifoni.
E si apre un mondo... acciaio, ghisa, alluminio, elettrici... classici, retrò, di design... a parete, da appoggio... fino al "porcellino". Se penso alla scelta che c'è... mi sento male.
Per fortuna che in parte saremo limitati dal "portafoglio"...
Ma andiamo con calma e aspettiamo il responso del tecnico. Intanto si accettano consigli!

© Chiara