lunedì 28 dicembre 2015

Home sweet home - 2

E' che non so bene da che parte si cominciano, certe cose.
E' che sono tante le cose da fare e per nessuna di queste ho esperienza: si cerca di fare un "piano d'azione" nella speranza di inanellare una serie di scelte che ci permettano di realizzare quello che vogliamo, sbagliando il meno possibile.
C'è un po' di paura, ora che si passa quella catena con la scritta "Proprietà Privata" sapendo che questa proprietà è la nostra.
La paura delle tante cose da fare e del non poter sapere se ce la faremo. Ma è più forte la voglia di cominciare e, sul nostro foglio delle "cose da fare", ora, vogliamo subito smarcare, depennare, la prima voce: sopralluogo con boscaioli per messa in sicurezza dell'area. 
Saranno queste le cose delle quali mi dovrò occupare e ne sono orgoglioso. 
Ho sempre desiderato una casa che parli anche di me e non vedo l'ora di poter vedere qualche progresso. Non vedo l'ora che gli spazi che abbiamo sognato, per noi e per le persone a noi care, comincino a prendere forma.
Ho visto, negli anni scorsi, mio padre ed i miei zii organizzarsi e collaborare per migliorare lo stato di un'altra casa su questo Appennino; ho visto, pochi mesi fa, mio fratello alle prese con scelte importanti e lavori pesanti per la sua nuova casa. 
Ora tocca a me. Ho preparato la borsa coi vestiti vecchi, pronti per essere sporcati, strapazzati ed intrisi di sudore e felicità.

© Stefano



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