Non voglio trarre in inganno chi leggerà questo post...
Il giorno in cui inizieremo ad arredare è ancora -aihmé- lontano. Ma io Stefano, oltre a portare avanti il "lavoro sporco", contatto Enel e taglio dei boschi e nell'attesa di ricevere la proposta "dal miglior offerente" per metter mano alla ristrutturazione del nostro futuro nido, ci dilettiamo ormai da mesi a cercar idee e mobilio per la nostra futura casa. Non si contano più le riviste del settore che acquistiamo ogni settimana... dal "Cose di Casa" al "Il mio Casale". Per non parlare dei sopralluoghi nei vari mobilifici. L'ambiente al quale stiamo dedicando maggior attenzione è la cucina. Vale a dire il mio regno per le amate colazioni con le quali delizierò gli ospiti del bed & breakfast, e quello di Stefano per il "salato".
La prima domanda che ci siamo posti è stata la seguente: stile antico o moderno?
Il primo è stato subito bocciato da entrambi. Un conto sarebbe avere mobilio originale (che oltre a costare per essere quasi introvabile, è anche vetusto e noi ricerchiamo la comodità!), mentre il neo-antico stile country - shabby chic non fa per noi, soprattutto in cucina.
Stefano adora il super moderno e minimale. Superfici lineari e acciaio ovunque. Io vorrei invece una cucina con personalità, che risulti calda e accogliente, legata idealmente alla storia di quell'ambiente dove la cappa dei fuochi corrispenderà a quella di un antico focolare e dove vorrei mantere, almeno per un lato della sala, il muro in sasso a vista.
In più l'acciaio per noi donne è una congiura! Si graffia subito e le ditate sono onnipresenti!
Il caso ha voluto che ci imbattessimo per due volte di fronte al medesimo modello di cucina, che non c'era dispiaciuta affatto già alla prima occhiata. Non diciamo la marca per evitare pubblicità occulta... Più ci pensiamo su, più reputiamo possa essere la scelta azzeccata, soprattutto dopo averne ricevuto il preventivo e aver scoperto che ci regalano tavolo e sedie se cogliamo al volo l'offerta.
E' un onesto connubio tra moderno e qualcosa di retrò.
Ecco le caratteristiche:
- Legno massello - sbiancato o coumunque essenza chiara (per illuminare la cucina);
- Inserti laccati lucidi o opachi colorati che vivacizzano qua e là;
- Maniglie "a gola" che vengono quindi inglobate nell'anta;
- Anta incorniciata che sa un po' di rustico;
- Alzatona fuochi (così da evitare le piastrelle che io detesto e fanno molto "mensa");
- Tavolo al centro della sala con sedie retrò (come nella prima foto)
Versioni rosso, arancio e carta da zucchero :)
© Chiara
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