Ci sono momenti in cui l'entusiasmo cede il passo alla stanchezza, all'irrequietezza, alla preoccupazione e all'insoddisfazione. Il mese di ottobre è stato difficilissimo. Le cause? Il ritardo di qualche lavoro, le porte dimenticate, alcune incomprensioni e talvolta errori. Gli andi-rivieni per antitarlo, impregnante, fissativo e pittura sono il nostro appuntamento del fine settimana. Ultimamante anche il meteo non è dalla nostra parte e lavorare sotto la pioggia ha procurato prima a Stefano e poi a me un bel raffreddore.
Si procede con i pavimenti e soprattutto con l'elettricità. Questa è la novità che "fa più casa".
Lo scorso week end ho portato giù la mia amata edera e l'ho inserita nella nicchia. Una parte di me è ora a Bardi. Una pianta che ha resistito all'incendio della mia ex abitazione. Un simbolo per me. Io sono quell'edera. Non demorso. Mi adatto. Sopravvivo. Ma ora vorrei tanto e solo vivere...
Oggi sono un po' giù per via della tinta che non mi fa impazzire scelta per le pareti... Vedremo come risolvere la questione. Ne verremo fuori...
© Chiara
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